mercoledì 2 gennaio 2013

Secessione Viennese

Il Leopold Museum è un cubo alto 24 metri ricoperto da pietra calcarea bianca e alleggerito da feritoie rettangolari poste in modo irregolare a filo parete, da cui entrano improvvisi e quasi accecanti raggi di luce.  


Un'enorme cassaforte che custodisce tra gli altri, i capolavori dello Stile Liberty. Un luogo magico, in cui trascorrere un tardo pomeriggio invernale, avvolta dal silenzio e dal bianco splendente incorniciato dalle grandi finestre sul centro storico di Vienna


Ed ecco che l'emozione provata all'American Bar si ripresenta immediatamente, ancora più persistente e coinvolgente, appena varcata la soglia della sezione dedicata alle arti grafiche. Qui ritrovo gli stessi colori, le stesse forme, la stessa atmosfera.

E' l'eco della Secessione Viennese di inizio Novecento, che risente del clima culturale del simbolismo e allo stesso tempo recupera la tradizione utilizzando nuove forme e nuovi materiali come il vetro, il metallo ed il cemento. 


Lo stile impressionista è ormai un lontano ricordo. 
I colori sono più decisi e netti, le forme più definite, geometriche e lineari. Il linguaggio è fatto di allegorie e metafore, spunti simbolici e mitologici. Le figure sono stilizzate. 



I riferimenti principali di questa corrente sono l'arte classica e barocca e la pittura giapponese.

Da qui derivano la tendenza all'appiattimento delle immagini e il ricorso ad elementi floreali. Nelle tele e nei disegni appaiono spesso iscrizioni ed è frequente il ricorso all'oro come elemento decorativo.


Non ci si limita più ad una rappresentazione realistica del paesaggio e dell'essere umano ritratto nelle sue attività pubbliche o private: si indagano e si esprimono il senso del destino, il mistero della vita umana, le età della vita, il rapporto tra amore e morte.



Ormai è tardi. A malincuore esco da questo luogo magico e, sotto la neve, mi riprometto una nuova visita.

Anche perchè poco lontano si staglia davanti a me il Mumok, Museum Moderner Kunst: un gigantesco parallelepipedo ricoperto di basalto, dedicato all'arte moderna e contemporanea.

Ormai è una certezza: Vienna, ritornerò! 



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